Gentilissimo Presidente dell’Associazione Nazionale Reduci della Friuli,
Gentilissimo Vice Presidente Nazionale dell'Associazione Nazionale
Combattenti della Guerra di Liberazione Inquadrati nei Reparti Regolari delle Forze Armate,
Gentilissima Sindaco di San Giovanni Valdarno,
Gentilissimo Consigliere regionale,
Onorevole Deputato,
Gentilissimo assessore del comune di Livorno,
Gentilissimi rappresentanti delle autorità civili, religiose e militari,
Gentilissimi tutte e tutti,
Cari amici,
In quanto Presidente dell’Assemblea di Corsica, è un onore ed un piacere immenso di essere qui con voi in questa giornata particolare.
E’ anche un segno evidente di ringraziamento ed omaggio a quelli che 80 anni fa hanno contribuito alla liberazione della mia, della nostra isola aiutando così le forze alleate e i resistenti corsi a sconfiggere i nazisti.
Un segno evidente dico, ma in realtà è la prima volta che le autorità corse fanno ufficialmente il viaggio per questa ricorrenza.
La storia è complessa, e la memoria degli uomini anche.
La Corsica e l’Italia sono legate da una storia comune ricca centinaia di anni. Siamo stati pisani, genovesi, profondamente radicati a questo mare Tirreno che condividiamo. Numerosi sono i nostri concittadini originari dall’Italia, dalla Toscana in particolare.
Ma la Corsica è stata anche territorio occupato dal Regime fascista.
In quest’ottantesimo anniversario della liberazione della Corsica, abbiamo ricordato numerosi resistenti corsi condannati dal tribunale militare italiano ed uccisi. Michel Bozzi, Pierre Griffi, Jean Nicoli e tanti altri.
L’altro ieri, mentre la Corsica viveva un momento importante della sua storia con la visita del Presidente della Repubblica Macron, un momento di raccoglimento è stato organizzato nella citadella di Aiacciu dove Fred Scaramoni fu torturato poi ucciso. Il giorno stesso a Bastia dove venivano celebrati i Marocchini che hanno preso parte alla liberazione, le autorità italiane erano presenti.
La storia dicevo è complessa.
Uniti lo siamo stati prima di questa guerra. Uniti lo siamo stati nella liberazione. Nell’intervallo, la guerra, l’orrore, la divisione.
La memoria è complessa, e la guerra è bastata a cancellare secoli di cultura e di scambi reciproci.
Nulla cancellerà i drami individuali e collettivi di questo periodo ma nella celebrazione della libertà ritrovata sapiamo che c’eravate anche voi.
Dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia, il Mediterraneo è diventato il teatro della svolta. I Corsi prendono le armi.
Livia, Purtivechju, Sartè, Aiacciu, San Stefanu, Teghime, Bastia ecco alcuni dei luoghi dove la divisione Friuli ha combattuto insieme ai nostri, fino alla liberazione totale dell’isola il 5 ottobre 1943.
E’ questa data che abbiamo oggi nella nostra mente, è la nostra capacità a collaborare con intesa e fuori da ogni costrizione e la nostra libertà raggiunta che vogliamo oggi onorare con una delegazione dell’Assemblea di Corsica che rappresenta tutte le sensibilità politiche.
Perché crediamo nell’importanza dei legami tra l’Italia e la Corsica, perché vogliamo celebrarli, perché siamo grati ai soldati italiani caduti per allontanare dalle nostre coste, dai nostri paesi nemici ed oscurantismi.
Perché crediamo nella cooperazione libera e consentita tra i popoli, perché crediamo semplicemente nella libertà, i Corsi ringraziano per il sacrificio.
La Corsica sa essere grata ai suoi alleati e li ricorda e li ricorderà sempre.
Vi ringraziu.
Gentilissimo Vice Presidente Nazionale dell'Associazione Nazionale
Combattenti della Guerra di Liberazione Inquadrati nei Reparti Regolari delle Forze Armate,
Gentilissima Sindaco di San Giovanni Valdarno,
Gentilissimo Consigliere regionale,
Onorevole Deputato,
Gentilissimo assessore del comune di Livorno,
Gentilissimi rappresentanti delle autorità civili, religiose e militari,
Gentilissimi tutte e tutti,
Cari amici,
In quanto Presidente dell’Assemblea di Corsica, è un onore ed un piacere immenso di essere qui con voi in questa giornata particolare.
E’ anche un segno evidente di ringraziamento ed omaggio a quelli che 80 anni fa hanno contribuito alla liberazione della mia, della nostra isola aiutando così le forze alleate e i resistenti corsi a sconfiggere i nazisti.
Un segno evidente dico, ma in realtà è la prima volta che le autorità corse fanno ufficialmente il viaggio per questa ricorrenza.
La storia è complessa, e la memoria degli uomini anche.
La Corsica e l’Italia sono legate da una storia comune ricca centinaia di anni. Siamo stati pisani, genovesi, profondamente radicati a questo mare Tirreno che condividiamo. Numerosi sono i nostri concittadini originari dall’Italia, dalla Toscana in particolare.
Ma la Corsica è stata anche territorio occupato dal Regime fascista.
In quest’ottantesimo anniversario della liberazione della Corsica, abbiamo ricordato numerosi resistenti corsi condannati dal tribunale militare italiano ed uccisi. Michel Bozzi, Pierre Griffi, Jean Nicoli e tanti altri.
L’altro ieri, mentre la Corsica viveva un momento importante della sua storia con la visita del Presidente della Repubblica Macron, un momento di raccoglimento è stato organizzato nella citadella di Aiacciu dove Fred Scaramoni fu torturato poi ucciso. Il giorno stesso a Bastia dove venivano celebrati i Marocchini che hanno preso parte alla liberazione, le autorità italiane erano presenti.
La storia dicevo è complessa.
Uniti lo siamo stati prima di questa guerra. Uniti lo siamo stati nella liberazione. Nell’intervallo, la guerra, l’orrore, la divisione.
La memoria è complessa, e la guerra è bastata a cancellare secoli di cultura e di scambi reciproci.
Nulla cancellerà i drami individuali e collettivi di questo periodo ma nella celebrazione della libertà ritrovata sapiamo che c’eravate anche voi.
Dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia, il Mediterraneo è diventato il teatro della svolta. I Corsi prendono le armi.
Livia, Purtivechju, Sartè, Aiacciu, San Stefanu, Teghime, Bastia ecco alcuni dei luoghi dove la divisione Friuli ha combattuto insieme ai nostri, fino alla liberazione totale dell’isola il 5 ottobre 1943.
E’ questa data che abbiamo oggi nella nostra mente, è la nostra capacità a collaborare con intesa e fuori da ogni costrizione e la nostra libertà raggiunta che vogliamo oggi onorare con una delegazione dell’Assemblea di Corsica che rappresenta tutte le sensibilità politiche.
Perché crediamo nell’importanza dei legami tra l’Italia e la Corsica, perché vogliamo celebrarli, perché siamo grati ai soldati italiani caduti per allontanare dalle nostre coste, dai nostri paesi nemici ed oscurantismi.
Perché crediamo nella cooperazione libera e consentita tra i popoli, perché crediamo semplicemente nella libertà, i Corsi ringraziano per il sacrificio.
La Corsica sa essere grata ai suoi alleati e li ricorda e li ricorderà sempre.
Vi ringraziu.
